Vino Vegan e Horeca: come puoi farne a meno?
Introduzione
Negli ultimi anni, il settore HoReCa ha subito una trasformazione significativa, spinta dalla crescente domanda di prodotti etici e sostenibili. Il Vino Vegan, in particolare, sta guadagnando popolarità tra i consumatori italiani, con il 72% che considera il vino "non convenzionale" un mezzo per la sostenibilità ambientale.
Secondo il Rapporto Italia 2021 di Eurispes, quasi una persona su dieci in Italia è vegana o vegetariana, sottolineando un cambiamento nelle abitudini di consumo che il settore HoReCa non può ignorare.
Inoltre, il 51% dei consumatori ha acquistato vino biologico nell'ultimo anno, evidenziando una crescente apertura verso prodotti più rispettosi dell'ambiente. In questo contesto, il vino vegan non solo promuove il benessere degli animali, ma sostiene anche pratiche agricole sostenibili, rendendolo una scelta ideale per le strutture che desiderano offrire un'esperienza culinaria consapevole e responsabile.
In questo articolo esploreremo come il settore HoReCa stia integrando il vino vegan nelle proprie offerte, contribuendo a ridefinire l'esperienza culinaria con un approccio più etico, innovativo e lungimirante.
Il contesto Italiano
Il settore Horeca (anche in Italia) è sempre più dinamico, innovativo, competitivo e spesso spietato. La capacità di rispondere in modo reattivo e professionale alle richieste dei nuovi consumatori rappresenta una leva competitiva imprescindibile per la ristorazione e per l’hotellerie moderna.
Che tu sia un ristorante onnivoro o vegano, una enoteca con cucina, un hotel, un agriturismo, una società di catering, un food truck, la carta dei vini “etici”, ovvero vini Biologici, Vegani e Sostenibili, prodotti nel rispetto della salute umana, del benessere animale e dell’ambiente, non è più una semplice opzione da business a 5 stelle, ma una scelta strategica che può determinare il successo del tuo business e influire in modo significativo sulla reputazione della tua attività.
Dimostrare un impegno concreto in termini di responsabilità, sostenibilità e rispetto verso animali, salute e ambiente è un Must per ogni business.
Come sottolinea VEGANOK, lo standard Vegan più diffuso in Europa, il primo ed unico marchio di garanzia Etica per prodotti Vegan., l’anno 2024 segna un punto di svolta cruciale per il settore della ristorazione, in cui l’attenzione verso l’ambiente, il benessere degli animali e la salute personale convergono in una richiesta sempre più forte di alternative vegane. I ristoratori che abbracciano questa tendenza si distinguono dalla concorrenza e si pongono anche come pionieri di un nuovo standard di eccellenza gastronomica, capace di soddisfare le esigenze e i valori dei consumatori moderni.
Cosa deve fare dunque un attore del settore Horeca per affrontare le sfide del nuovo mercato e soddisfare i sempre più “difficili” consumatori del futuro? Ecco 4 errori da evitare!
1) “Snobbare” i consumatori vegani e vegetariani
La presenza di opzioni vegane nel menù può attirare un pubblico specifico di nuovi clienti vegani e vegetariani che spesso vengono trascurati in molti ristoranti tradizionali del Belpaese (e che sicuramente non sarebbero mai tuoi clienti). Offrire cibi e vini vegan friendly non è solo una scelta umanamente e professionalmente inclusiva, ma anche il modo di servire un segmento di pubblico in rapida crescita, da cui potrebbe dipendere il risultato economico della tua attività, già nel breve termine.
2) Ignorare le esigenze dei “nuovi clienti”
Introdurre opzioni vegan, tanto food quanto beverage, dimostra la volontà dell’operatore Horeca di adattarsi alle esigenze dei clienti moderni e soddisfare una domanda di mercato crescente che esige prodotti vegan friendly e senza crudeltà. Un approccio più inclusivo si rende inoltre necessario per i clienti con allergie alimentari o con regimi alimentari particolari, per i quali suggeriamo l’inserimento à la carte di vini naturali, senza solfiti aggiunti, senza zucchero o addirittura analcolici. Quale business ristorativo o ricettivo potrebbe mai negare un brindisi ai propri clienti?
3) Abusare del termine “sostenibilità”
Si parla tanto di sostenibilità ma si fa ancora poco, per non dire nulla allo scopo di essere realmente e credibilmente sostenibili. Come è possibile parlare di consumo responsabile, di riduzione delle emissioni, senza abbracciare il tema dell’alimentazione a base vegetale? Come è possibile ergersi a paladini dell’ambiente somministrando prodotti convenzionali ad alto impatto ecologico? Trattare vini convenzionali anziché vini biologici e certificati vegani rappresenta l’antitesi più imbarazzante del termine sostenibilità e i tuoi clienti si aspettano coerenza.
4) Sottovalutare la concorrenza “né carne né pesce”
L’introduzione di opzioni vegan può permettere al tuo business di competere con i tuoi nuovi concorrenti “a base vegetale”. Ma attenzione: non basta offrire una pasta al pomodoro, un piatto di verdure grigliate e un prosecchino da grande distribuzione :) E’ importante somministrare piatti di alta qualità realizzati con ingredienti di alto valore, se possibile di stagione e reperiti a corto raggio. Stessa dicasi per i vini che devono non solo rappresentare il territorio, la tradizione e abbinarsi in modo armonico allo stile e alla filosofia della tua cucina, ma anche e soprattutto distinguersi per l’approccio etico e sostenibile con cui sono stati prodotti. Solo così potrai sorprendere i tuoi clienti (siano essi onnivori o vegani) e regalare loro un’esperienza unica, credibile e sostenibile, creando maggiore fedeltà e stimolando il passaparola.
Conclusione
L’adozione di vini vegani, biologici e sostenibili non è solo una tendenza, ma una necessità per il settore Horeca moderno. Abbracciare questa filosofia non solo migliorerà la reputazione del tuo business, ma ti aiuterà anche a soddisfare le esigenze di una clientela sempre più attenta e consapevole. Investire in vini etici è un passo fondamentale per costruire un futuro più sostenibile e prospero per la tua attività.
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