Vino Vegano senza alcol

Il fascino del vino senza alcol: una scelta consapevole e salutare

Negli ultimi anni, il vino senza alcol ha visto una crescita significativa in popolarità. Questa tendenza globale risponde alla crescente domanda di bevande che offrono il gusto e l'eleganza del vino tradizionale, ma senza gli effetti dell'alcol. Ma cosa rende il vino senza alcol così speciale e perché sempre più persone lo scelgono?

Cos'è il vino senza alcol?

Il vino senza alcol è un vino che ha subito un processo di dealcolizzazione, rimuovendo il suo contenuto alcolico ma mantenendo il sapore e gli aromi caratteristici del vino. Questo processo può avvenire attraverso diverse tecniche, come la distillazione a vuoto o l'osmosi inversa.

Quali sono i benefici del vino senza alcol?

Salute e benessere: il vino senza alcol offre i benefici antiossidanti del vino tradizionale, come i polifenoli e il resveratrolo, senza gli effetti negativi dell'alcol. È una scelta eccellente per chi vuole mantenere uno stile di vita sano.

Versatilità: perfetto per chi deve guidare, per le donne in gravidanza, o per chi semplicemente preferisce evitare l'alcol. Il vino senza alcol può essere gustato in qualsiasi occasione senza preoccupazioni.

Sostenibilità: molti produttori di vino senza alcol adottano pratiche sostenibili, utilizzando uve biologiche e processi di produzione eco-friendly, contribuendo così a un minore impatto ambientale, sebbene il processo di dealcolizzazione (come vedremo più avanti) è  tutto tranne che "naturale e sostenibile".

Per chi è il vino senza alcol?

Le bevande No-Low Alcohol, anche definite "NoLo" costituiscono una valida alternativa per specifiche categorie di consumatori. Coloro che desiderano ridurre o eliminare l’assunzione di alcol dalla propria dieta, come donne in gravidanza o in fase di allattamento e individui con problemi di salute. Inoltre, queste bevande soddisfano le esigenze di chi evita l’alcol per motivi di sicurezza, come chi deve mettersi alla guida, nonché per motivi legati all’età o alle convinzioni religiose. 

A metà strada tra i loro “cugini” alcolici e i soft drinks, le bevande “no” e “low-alcohol”, in particolare i vini, rappresentano un’importante opportunità per il mercato, soprattutto per i ristoratori, che potrebbero rendere questa categoria di prodotti più attraenti durante i pasti, come il pranzo, il brunch o persino la colazione, aprendo così nuove possibilità di vendita.

L'Onda salutista e la tendenza alla moderazione della generazione Z

La Generazione Z è particolarmente attenta a salute e benessere. Ciò si traduce in scelte di consumo che prediligono opzioni salutari e sostenibili.

Studi recenti hanno infatti rivelato un calo del consumo di alcol in tutte le fasce d’età, soprattutto in quelle più giovani. Questo cambiamento è guidato da una tendenza alla moderazione, non dall’astensione completa.

Mentre alcune fasce d’età riducono il numero di giorni in cui bevono, i Millennial e la Generazione Z stanno adottando una pratica nota come “zebra-striping”, che consiste nell’alternare bevande alcoliche e non alcoliche durante gli incontri sociali.

Questa tendenza è generale ed incontrovertibile. Le generazioni attuali stanno consumando meno alcol rispetto alle precedenti, motivate dalla volontà di risparmiare soldi e migliorare il proprio stato di salute.

Le aziende vitivinicole (e i nostri "eno-burocrati") devono farsene una ragione e comprendere che il prodotto senza alcol non sostituisce il vino e non distruggerà la grande tradizione vitivinicola italiana.  

Le sfide del vino senza alcol

Nonostante i vantaggi, il vino senza alcol ha dovuto affrontare diverse sfide.

La produzione di vino senza alcol è estremamente complessa. Mentre la birra deve perdere solo il 3-4% del suo contenuto alcolico, nel processo di dealcolizzazione, il vino perde il 12-13%. Questo processo porta inevitabilmente alla perdita di sapore ed anche di equilibrio, corpo, acidità e tannini.

Creare un buon vino non alcolico non è facile in quanto la complessità e la struttura in bocca è molto difficile da mantenere dopo aver eliminato l’alcol. Bisogna tenere presente che, sebbene la tecnologia stia migliorando costantemente, l’eliminazione dell’alcol dal vino è un processo molto invasivo. La dealcolizzazione è un processo intenso e rimuovere l’alcol  è come rimuovere un muro portante. Durante questo processo, gli aromi e i sapori più delicati possono andare persi. A differenza della birra e dei distillati, il vino non può nascondere difetti di sapore o struttura attraverso la miscelazione. Inoltre, spesso si ricorre all’uso di zucchero per compensare la mancanza di corpo fornita dall’alcol, una soluzione non ideale per i consumatori attenti alla salute.

Non da ultimo la dealcolizzazione è un processo "non naturale" e ad alta intensità energetica, dunque sul fronte della sostenibilità la strada è decisamente in salita. 

Senza alcol "il vino non è vino"

Molti addetti ai lavori sostengono che "senza alcol, il vino non è vino" in quanto risulta spesso necessario aggiungere additivi per compensare la mancanza di alcol.

Chiunque cerchi di confrontare "one-to-one" il profilo di gusto di un vino con la sua versione dealcolizzata rimarrà quasi certamente deluso. I rossi sono una grande sfida perché la mancanza di alcol rende i tannini molto abrasivi e amari. Inoltre il corpo che proviene dall’alcol può essere sostituito da zucchero o da gomma.

Indubbiamente, il vino dealcolato è migliorato nell’ultimo decennio e probabilmente continuerà a progredire in futuro.

E se invece di essere senza alcol il vino non fosse proprio vino?

Una valida alternativa al vino senza alcol è rappresentata da bevande simili al vino, ma che non sono propriamente vino, come il succo d'uva Uv'è.

Non è un vino, ma un succo d'uva fresco e frizzante, ideale per chi vuole brindare alla vita, alla salute e agli amici animali, con una bevanda vivace e dissetante molto simile al vino ma senza alcol.

Uv'è è una bevanda analcolica 100% naturale, senza aggiunta di zuccheri, solfiti e conservanti chimici, fatta naturalmente ed esclusivamente con uve fresche, certificata bio e vegan friendly.

È prodotta da una azienda italiana a conduzione familiare che opera in modo etico e sostenibile, nel pieno rispetto della natura e di tutte le sue creature.

All’occhio, Uv'è ha un colore giallo paglierino vivace, un perlage fine e persistente.

Al naso, è profumato con piacevoli sentori fruttati e floreali.

In bocca, è dolce, fresco, vivace, brioso, delicato e gradevole.

I fan lo chiamano "il vino non vino".

Uv'è è adatta per adulti e bambini, ideale per un consumo quotidiano, per festeggiamenti, per preparare cocktail, per accompagnare dolci e in tutti i casi in cui non si vuole consumare alcol. 

Conclusione

Il vino senza alcol rappresenta una scelta consapevole per chi desidera godersi il gusto del vino senza gli effetti dell'alcol. Con una crescente varietà di opzioni disponibili e un miglioramento continuo del profilo sensoriale, è più facile che mai trovare un vino senza alcol che soddisfi i propri gusti. Che si tratti di una cena elegante o di un semplice brindisi, il vino senza alcol offre un'alternativa raffinata e salutare. Il futuro del vino senza alcol sembra promettente, e con una maggiore promozione e sensibilizzazione, potrebbe diventare il trend dominante dei prossimi anni.